Standard di sicurezza: guida all’acquisto delle calzature di sicurezza antinfortunistiche da lavoro
Le scarpe antinfortunistiche sono calzature progettate con una particolare struttura che le rende adatte a condizioni di lavoro in cui la possibilità di infortunio è elevata; si tratta di calzature di sicurezza da usare nei cantieri o magazzini. Ma quali sono le caratteristiche essenziali di questo tipo di scarpe? Chiedilo a Bricolo!
Con la sua lunga esperienza può dirti che: la scarpa da lavoro antinfortunisca va ben oltre l’essere comoda, leggera e in grado di proteggerci da possibili pericoli.
Quando si acquista questo tipo di scarpe da lavoro si devono valutare:
- il puntale, la parte di rinforzo posizionata sulla punta della scarpa: ha come obiettivo quello di proteggere le dita dei piedi dagli urti;
- la suola, cioè la parte inferiore della scarpa che a seconda delle esigenze può essere antiscivolo, antistatica, antiacido, anti abrasione;
- la tomaia, vale a dire la parte superiore della scarpa che può avere caratteristiche differenti a seconda delle diverse esigenze: può essere protettiva verso acidi o calore oppure impermeabile, traspirante.
- la lamina antiperforazione: questo materiale altamente resistente viene inserito nella scarpa per proteggere il piede da strumenti affilati o taglienti.
Cosa prevede la direttiva Europea in materia di dispositivi di protezione individuale?
Le calzature antinfortunistiche rientrano fra i dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) e pertanto per essere definite tali devono soddisfare i requisiti indicati nella Direttiva Europea CEE 89/686. Solo con queste determinate caratteristiche potranno offrirti il marchio CE di conformità. Ecco quanto descritto dalla norma EN ISO 20345 2011.
“Calzature con caratteristiche atte a proteggere il portatore da lesioni che possono derivare da infortuni nel settore di lavoro per il quale le calzature sono state progettate, dotate di puntali concepiti per fornire una protezione contro gli urti quando provati ad un livello di energia di 200J”.
Le scarpe antinfortunistiche per essere a norma devono anche rispettare determinati requisiti:
- Resistenza agli oli e idrocarburi (FO);
- Presenza di suola antistatica (A);
- Presenza di suola antiperforazione (P);
- Impermeabilità dinamica (WRU);
- Resistenza allo scivolamento (SR);
- Assorbimento dell’energia nella zona tallone (E);
Grado di sicurezza delle scarpe anti infortunistiche
Quel che abbiamo capito di questa tipologia di scarpe è che l’ultimo fattore è quello estetico, perché in primis queste calzature vanno scelte in base agli standard di sicurezza. È bene, a questo proposito, sapere che si differenziano in base al grado di sicurezza che possono garantire e alle caratteristiche specifiche per le mansioni per cui sono progettate.
Ad ogni grado corrispondono specifiche caratteristiche di:
- suola
- puntale
- lamina anti perforazione
- tomaia
- dotazioni particolari
1 – Scarpe antinfortunistiche Livello SB
Queste scarpe appartengono al livello di sicurezza base; infatti a renderle calzature di sicurezza è il puntale in grado di sopportare un carico di 200 Joule. Rientra nella categoria in quanto questo elemento, sebbene l’unico, è previsto dalla norma EN345 in materia di sicurezza. Il modello si può in ogni caso utilizzare in qualsiasi ambito lavorativo per scongiurare gli infortuni.
2 – Scarpe antinfortunistiche Livello S1 e S1P
Queste calzature hanno importanti caratteristiche di sicurezza: hanno le caratteristiche base, cioè il puntale in acciaio, e in più:
- una suola antistatica nella parte corrispondente al tallone;
- area del tallone chiusa con ammortizzamento degli impatti;
- resistenza agli idrocarburi.
Queste scarpe di sicurezza sono consigliabili in ambito logistico e alberghiero.
Sono disponibili anche nella versione S1P, con la sola differenza che in questo tipo esiste una lamina antiperforazione nella suola, utile per chi lavora in magazzini e in ambienti in cui è probabile incontrare elementi appuntiti che potrebbero trafiggere il piede dal basso.
3 – Scarpe antinfortunistiche Livello S2
Le scarpe di sicurezza S2 hanno le medesime caratteristiche delle S1 con una sola distinzione: la membrana antiperforazione viene sostituita dalla tomaia in pelle o simil materiale idrorepellente, in grado di resistere fino a 60 minuti sotto il getto d’acqua. Troviamo in questa categoria gli stivali anti infortunio ma anche scarpe basse, purché siano idrorepellenti: per questo motivo sono altamente consigliate a coloro che lavorano a stretto contatto con l’acqua.
4 – Scarpe antinfortunistiche Livello S3
Ad un livello superiore troviamo le scarpe anti infortunio di livello S3, le più comuni, che uniscono la sicurezza delle precedenti (impermeabilità, suola antistatica, puntale in acciaio per gestire un eventuale urto o carico di 200 Joule) e in più la presenza di una lamina antiperforazione e della suola scanalata (cioè con parti a forma di rampone che permettono un’eccellente capacità antiscivolo).
Sono consigliate a chi lavora in cantiere.
5 – Scarpe antinfortunistiche Livello S4/S5
Per il massimo della sicurezza troviamo le scarpe anti infortunio di livello S4/S5. Perfette in situazioni di pericolo, si distinguono per essere prevalentemente in gomma o PVC e garanzia di massima impermeabilità (spesso sono infatti stivali di gomma di sicurezza), anche per lunghissimo tempo di immersione in acqua. Le scarpe antinfortunistiche di livello S5 hanno in aggiunta alle precedenti la lamina anti perforazione, e sono antistatiche e antiscivolo.
Ideali per lavori a stretto contatto con acqua, acidi e idrocarburi.
Hai ancora dubbi sulle scarpe da lavoro? Chiedilo a Bricolo e ti risponderà.