Acquisto stufa a pellet e diritto al super bonus fiscale. Ecco tutto quello che devi sapere

Bricolo infoma: se hai deciso di acquistare una stufa a pellet, ci sono buone notizie per te, ed in particolare per le spese relative alle spese per interventi di ristrutturazione e quelle per l’efficientamento energetico. Queste ultime possono essere soggette alle detrazioni previste dall’Ecobonus. In questo articolo vi spieghiamo come è possibile richiedere il Bonus e ricevere la detrazione per l’acquisto di una stufa a pellet

Abbiamo già spiegato in questo articolo, come funziona la stufa a pellet, un combustibile ecologico e poco costoso, ormai conosciuto e scelto da molte persone, e in questo articolo ti abbiamo suggerito quale stufa a pellet acquistare in base alle tue necessità. 

Grazie alla nuova definizione normativa introdotta dal decreto legislativo 48/2020, questi impianti sono ora considerati “di riscaldamento” e quindi possono accedere al superbonus. A patto che ci sia un salto di “due classi energetiche dell’edificio prima/dopo gli interventi con relativo conseguimento di un risparmio energetico rispetto alla situazione di partenza”

Chi acquista una stufa a pellet nel 2020 riceve uno sconto sulle spese sostenute, sia per l’acquisto che per i lavori di installazione

Come confermato dalla recente manovra di Bilancio estesa anche all’anno solare 2020, acquistare una stufa a pellet nel 2020 consente di beneficiare, di una delle tre agevolazioni:

– Bonus ristrutturazione 50%

– Ecobonus 65%

– Ecobonus 110% (novità 2020)

Vediamo nel dettaglio come funzionano precisamente. 

– Lo sconto è pari al 50% nel caso di installazione di una stufa a pellet durante lavori di ristrutturazione dell’abitazione.

– Lo sconto è pari al 65% nel caso in cui la stufa a pellet migliori l’efficienza energetica dell’abitazione.

– E’ importante sottolineare che le agevolazioni si riferiscono ad acquisti e/o interventi effettuati nell’anno solare 2020, cioè dal 1° gennaio al 31 dicembre compresi.Stufa a pellet PVG Fiorina 90 S-line 9 kw Qlima rosso

 

Dobbiamo anche chiarire alcuni dubbi riguardanti le agevolazioni fiscali:

– la detrazione fiscale (Ecobonus o Bonus Ristrutturazione) è riconosciuta soltanto in caso di lavori effettuati su abitazioni ed edifici già esistenti, dunque già iscritti al catasto o per quali la pratica è già stata avviata. In questo caso sarà importante conservare le ricevute dei pagamenti delle imposte comunali ICI e IMU. Dunque, ribadiamo, per gli immobili in costruzione, non è prevista l’agevolazione fiscale;

– l’Ecobonus non è cumulabile con il Bonus ristrutturazioni al 50%

La detrazione viene applicata per spese non superiori a 30.000€.

Bonus fiscale Stufe a pellet: quali sono i requisiti

Per accedere al Bonus del 50% o 65%, la stufa a pellet acquistata deve avere le seguenti caratteristiche:

– Rendimento utile alla potenza nominale pari o superiore all’85%.

Rispetto del limite di emissioni previsto dal Decreto Legge 152/2006.

– Rispetto dei limiti di trasmittanza termica previsti dal Decreto Legge 192/2005 per abitazioni delle zone climatiche C, D, E, F.

– Utilizzo di biomasse combustibili.

Secondo la nuova Legge di Bilancio nel 2020 non sarà più possibile accedere al Bonus con sconto immediato in fattura, ma attraverso detrazione nelle dichiarazioni dei redditi dei 10 anni successivi agli interventi.  Vediamo ora i dettagli relativi a pagamento e documentazione da presentare. 

Bonus stufa a pellet: requisiti per il pagamento

chi non è titolare di reddito di impresa è obbligato a effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale.

chi è titolare di reddito di impresa è esonerato dall’obbligo di pagamento mediante bonifico e potrà effettuare un altro tipo di pagamento con relativa documentazione idonea, per esempio la ricevuta di pagamento con bancomat o carta di credito.

In ogni caso, qualunque sia il metodo di pagamento, devono risultare chiare le seguenti informazioni:

 – causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)

– codice fiscale del beneficiario della detrazione

– codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento

– numero e data della fattura (o fatture nel caso siano più di una)

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Superbonus stufa a pellet: quale documentazione presentare?

Un aspetto molto importante riguarda la documentazione relativa alla domanda per ottenere il bonus. Ecco i punti fondamentali:  

– Il tecnico che svolge i lavori di installazione deve rilasciare un certificato di conformità della stufa a pellet.

– Nel caso in cui il pagamento avviene tramite bonifico parlante, sia bancario che postale, devono essere indicati anche:

 

 – i dati anagrafici di acquirente e venditore;

 – il corretto riferimento normativo nella causale, dunque intervento svolto per ristrutturazione edilizia o per riqualificazione energetica.

 – I dettagli dell’intervento vanno inviati all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.

– La spesa scontata del 50% o 65% va suddivisa in 10 quote uguali da inserire nelle dichiarazioni dei redditi dei 10 anni successivi, indicando i dati catastali dell’abitazione oggetto di intervento.

Se hai voglia di conoscere da vicino il mondo delle stufe a pellet, non esitare a contattarci!